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Ripensare Ischia-biodiversità, rigenerazione, valorizzazione del territorio, nuovo assetto territoriale

Attualità
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Necessario un piano di assetto per la riqualificazione ambientale e la valorizzazione del "museo diffuso" di Giuseppe Mazzella - direttore de il continente -


Ringrazio il Lions club Ischia - la più antica organizzazione internazionale di servizio presente ad Ischia dal 1957 non a caso quando nasceva la moderna economia turistica con una classe dirigente locale, per il sostegno manifestato alle iniziative in questi ultimi anni de il continente che è una agenzia stampa con una rivista monografia di scopo per il Rinascimento dell'isola colpita da due terribili eventi naturali del 21 agosto 2017 e 26 novembre 2022.
Io sono un giornalista economico che nel corso di 50 anni si è occupato principalmente dei "sistemi locali di sviluppo" di Ischia e dell'area metropolitana di Napoli assegnando un ruolo fondamentale ai comuni ed alla provincia come previsto dal testo unico sugli enti locali del 2000 e prima ancora dalla legge di riforma 142 /90.
Ritengo che la pianificazione territoriale e la programmazione economica siano due facce della stessa medaglia. Non sono separabile ed ha nu successo solo quando sono "imperative o coercitive" non quando sono "indicative o strategiche".
L'isola d'Ischia fin dal 1942 non ha mai avuto un "piano regolatore generale" (prg).
Gli elaborati allegati al piano paesistico dell'ing. Calzabini si persero su un treno colpito da un bombardamento mentre venivano portati a Roma.
Lo sviluppo di Ischia è stato spontaneo favorito nel 1956 dagli investimenti del cavaliere del lavoro Angelo Rizzoli (1888-1970) con il progetto dei grandi alberghi a Lacco Ameno redatto dall'arch. Ignazio Gardella (1905-1999) che attua una trasformazione urbana, si direbbe oggi, di lacco ameno da villaggio di pescatori a borgo turistico internazionale in stile mediterraneo. Da qui il grande boom anche con un ruolo importantissimo della cassa per il mezzogiorno con le grandi opere infrastrutturali di cui la più importante nel 1958 è l'acquedotto sottomarino e gli incentivi creditizi per la costruzione di alberghi, attività artigianali e commerciali e dei servizi.
La ricettività passa da 30 alberghi nel 1950 a 300 alberghi nel 1970 il sistema istituzionale di questo ventennio della "golden age" in cui si arriva a registrare circa 4 milioni di presenze é costituito da sei comuni ma dal 1952 è fino al 1972 Ischia intera ha un "ente di valorizzazione di diritto pubblico con autonomia gestionale ed un proprio consiglio di amministrazione. Fu l' Evi il "supercomune" pur con sei picchi comuni. Ma con l'espansione turistica arrivò anche il cemento selvaggio ed il saccheggio del territorio dimenticando che Ischia ha tre rischi naturali come i campi flegrei ed il vesuvio: vulcanico, sismico, idrogeologico.
Dal 1970 ad oggi non c è una statistica esatta dell'abusivismo edilizio. Forse almeno 100mila vani e per i due condoni edilizi 1985 e 1994 ci sono circa 27mila domande di condono.
La natura si ribella il 21 agosto 2017 alle 20.57. Un terremoto di sei secondi del I X grado della scala Mercalli nell'area epicentrale del vallone La Rita e piazza Majo a Casamicciola. Tredicesimo della storia sismica dal XIII secolo. Oltre 1600 edifici colpiti, 10 edifici pubblici, 2 morti.
La notte tra il 25 e 26 novembre 2022, 178millimetri di pioggia in 3 ore. Una valanga da una frana del monte Epomeo che riversa su Casamicciola 40 mila mc di fango. 12 morti. Danni incalcolabili. Un commissario alla doppia ricostruzione nominato dal governo. Ritengo che la ricostruzione prosegue troppo lentamente anche e soprattutto perché non abbiamo un piano regolatore generale "ex ante" in vigore e non abbiamo un disegno urbanistico di piano di ricostruzione " ex post". È una ricostruzione a macchia di leopardo o arlecchino che di questo passo durerà almeno 80 anni.
É tempo di un piano di "assetto territoriale" cioè un unico strumento di pianificazione e di programmazione che disciplini tutto con una legge speciale per Ischia ed un ente di diritto pubblico ventennale capace anche di realizzare e gestire un parco pubblico del monte epomeo con un centro di ricerca scientifica sul territorio. "ripensare Ischia" è titolo appropriato. Il gemellaggio tra Perugia ed Ischia é appropriato. Siamo chiamati a difendere ma anche ad usufriere dei nostri territori di grande bellezza e dalla storia millenaria.
Dobbiamo vedere luci e ombre dello sviluppo. Ricordarci dell'ammonimento del geografo pierre george: "il turismo ricorda quel personaggio mitico che divora a i bambini per conservare loro il padre. Il suo effetto principale è distruggere lo scenario che ne legittima la presenza. In effetti una volta superato un certo limite l'addensamento fa scomparire la specificità dell'ambiente. Il turismo è di per sé stesso straordinariamente "inquinante". Non dobbiamo tuttavia restare fermi. Il continente nel suo ultimo numero della rivista del 2023 ha lanciato la similitudine di "aggiustare una macchina senza spegnere il motore". Valorizziamo il nostro "museo diffuso" e noi siamo qui in questa meravigliosa villa arbusto museo e giardino di pitecusa che é al centro - come illustrera la dott.ssa Mariangela Catuogno - del museo diffuso dell'isola d'ischia con almeno 6 musei civici e 74 chiese dal borgo di celsa all'eremo di San Nicola. Coniugare crescita economica e sociale con la rigorosa difesa dell'ambiente è il compito del nostro al quale le classi dirigenti della politica e dell'economia non possono e non debbono sottrarsi.
G. M.