Anche Ischia è nel firmamento della canzone napoletana. Certo non ha un posto di prima fila rispetto a Capri e Sorrento forse perché nel grande turismo di massa è arrivata più tardi.
“Torna a Surriento”conosciuta e cantata in tutto il mondo ed interpretata da grandi cantanti di ogni epoca fu scritta nel 1902 dai fratelli Ernesto e Giambattista De Curtis per invogliare l’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli a ritornare a Sorrento e fare qualcosa per migliorare la città.
“Luna caprese”fu scritta nel 1953 da Augusto Cesareo e musicata da Luigi Ricciardi e da allora è cantata in tutto il mondo soprattutto per il rilancio negli anni ‘60, con uno stile del tutto particolare, da Peppino di Capri.
“Luna caprese”non manca mai nel repertorio dei concerti di Peppino di Capri che come è noto ha interpretato un numero infinito di canzoni che non può riproporre tutte nei suoi concerti ma “Luna caprese”è immancabile. Sulla parete esterna della sede dell’Azienda Turismo a Capri , che si trova al porto, le parole bellissime di Cesareo sono poste su una lapide di bronzo quasi a sintetizzare meglio di qualsiasi altro scritto le emozioni che ogni visitatore avverte in una notte a Capri.