“La fedeltà dell’isolano all’isola non è campanilismo perché si estende ai fiori, ai frutti, alle rocce ed al modo stesso di affacciarsi sull’ “elemento nemico”e cioè il mare”.
Lo trovai scritto molti anni fa – credo addirittura mezzo secolo fa – in un elzeviro sul “Corriere della Sera” scritto da Niccolò Tucci (1908-1999). La citazione è a memoria e può darsi che non sia del tutto corretta. Ma a me rimase impressa. Ero un ragazzino “isolano” di poco più di 10 anni invogliato dalla sua professoressa alle scuole medie – tradizionali con il latino dal primo al terzo anno – a leggere il giornale che “è fonte di cultura”. La nostra professoressa – Angiola Maggi Malagoli – ci disse che “il giornale conteneva in terza pagina le notizie culturali e sulla sinistra appariva un racconto breve che si chiamava elzeviro”.