Archiviate le figure simbolo dell'autorità (oggi abbiamo un padre ludico, insegnanti delusi, sacerdoti battuti dal soggettivismo etico), i capisaldi della «libertà di essere se stessi» riescono sempre meno a mobilitare gli italiani: meno consumi, meno impresa individuale, meno fiducia in un benessere crescente
Roma, 28 giugno 2011 – L'eccesso di individualismo e della «libertà di essere se stessi» ad ogni costo ha infranto le figure simbolo dell'autorità: il padre, l'insegnante e il sacerdote. Ma il disagio antropologico di questa fase è dovuto allo stesso tempo al fatto che non funzionano più come in passato i miti trainanti del soggettivismo, che riescono sempre meno a mobilitare gli italiani: la spinta acquisitiva attraverso i consumi, il fare impresa individuale, la fiducia in un benessere sempre crescente.